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Il Grande evento

Dopo lo straordinario successo della prima edizione, per il 2024 l’Associazione culturale “Il Carnevale di Firenze” ha sognato in grande con un programma ricco di sorprese internazionali.

L’evento, che vedrà la partecipazione del Carnevale di Viareggio, si rivolge ad un pubblico trasversale, offrendo diversi momenti celebrativi: la cena in centro storico a Palazzo Vecchio e la Festa danzante con parata per le vie del centro storico. 

Si inizia con l’esclusiva cena, con tavoli a prenotazione e dresscode nel rigore carnevalesco, nella cornice del Salone dei Cinquecento che, per l’occasione, ospiterà la magia delle “Regine a Palazzo” un’originale sfilata show ideata dalla stilista Antonia Sautter che farà rivivere le grandi dame della storia di Firenze e di Venezia. 

Al termine della cena gli ospiti proseguiranno nell’atmosfera immaginifica della serata danzante che accompagnerà la notte nel Cortile della Dogana di Palazzo Vecchio. 

Il giorno successivo, sfogo alla creatività e alla condivisione delle emozioni provocate dal confluire, a Firenze, delle rappresentanze di importanti Carnevali italiani. 

 Lungo le vie del centro oltre 300 artisti e suonatori procederanno esibendosi in coreografie e spettacoli. Il pubblico potrà inserirsi e sfilare al seguito del gruppo preferito. 

All’arrivo, previsto in Piazza della Signoria, un’autorevole Giuria decreterà i vincitori dell’edizione in base a creatività, originalità e spettacolarità di gruppo. 

L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Firenze, il patrocinio della Regione Toscana, Camera di Commercio, Confcommercio, Carnevalia e in partnership con il Carnevale di Viareggio e la stilista veneziana Antonia Sautter, ideatrice de Il Ballo del Doge. 

La quota minima di partecipazione alla cena è di euro 500,00 a persona. 

Il ricavato della serata andrà a sostegno del Progetto Villa Lorenzi: Servizi educativi per la prevenzione e riabilitazione del disagio giovanile e delle dipendenze e YOU Foundation – Education for Children in Need –
in relazioni ufficiali con UNESCO.

LA STORIA DEL CARNEVALE A FIRENZE

Stenterello_disegno_originale_1800

Forse non tutti lo sanno, ma il Carnevale ha radici antiche a
Firenze. Qui le origini, le
tradizioni, il volto più popolare
e quello più sontuoso

Le Origini

In un modello ideale, a Firenze, il Carnevale ha il volto arguto e lo sguardo intenso di Lorenzo de’ Medici che intorno al 1490 scrive il celeberrimo canto carnascialesco dedicato a Bacco e Arianna, da far eseguire cantato da un coro e accompagnato dalla musica: chi vuol esser lieto, sia: di doman non c’è certezza.
 
A Firenze, infatti, la tradizione dei carri chiamati trionfi (allestiti in legno e juta) consentiva di festeggiare i giorni che precedevano la Quaresima in modo vivace,  curioso e affollato sia da popolani sia da nobili, mentre non mancavano giovani di nobile famiglia che mascherati si inseguivano tra la folla lanciando una palla di stracci addosso a quanti incontravano o nelle botteghe degli artigiani – per costringere i padroni a far uscire i lavoranti a divertirsi almeno per Carnevale, provocando stupore e qualche volta divertimento in chi finiva coinvolto nel gioco.
 
In città il gioco, poi, nella forma che oggi è conosciuta come calcio storico, nella seconda metà del Quattrocento era così diffuso tra i giovani, di ogni ceto sociale, che lo praticavano in ogni strada e piazza. Fu così che venne regolamentato e autorizzato nelle piazze maggiori e – soprattutto – nel periodo del Carnevale, quando le norme del vivere comune lasciavano spazio all’infrazione degli usi e costumi. La più celebre e fiorentina delle partite di calcio in livrea fu infatti disputata secondo la tradizione tra 54 nobili, il 17 febbraio 1530, che vollero così beffarsi delle truppe al soldo dell’imperatore Carlo V che li stavano assediando da mesi. Giocarono in Santa Croce, così da poter esser visti dal nemico accampato sulle colline, i musici suonarono come per una festa e, anche se stremati, scesero in campo orgogliosi.

Le sfilate dei carri, le feste, il gioco vennero mantenuti nel periodo in cui regnarono sulla Toscana i Lorena: il corso delle carrozze, i veglioni, i balli nei teatri (a cominciare dal teatro La Pergola, nel quale venivano anche fatte debuttare per l’occasione opere e commedie) e i sontuosi ritrovi in maschera in piazza Santa Croce erano generalmente consentiti nel pomeriggio e di sera, mentre i teatri rimanevano aperti più a lungo e diventavano il luogo perfetto nel quale allestire anche feste danzanti, che erano organizzate nelle dimore private, nei palazzi dei nobili e dei diplomatici stranieri. E se nelle sale si ballavano la quadriglia, il minuetto e la gavotta, nelle piazze e sulle aie di campagna la musica era quella del trescone, della carola e del salterello.

E proprio alla fine del Settecento, al teatro del Cocomero, nacque grazie all’attore fiorentino Luigi del Buono, il personaggio di Stenterello: magrissimo per gli stenti vissuti, pallido, traballante, popolano e povero, ironico e astuto, rappresenta l’uomo che riesce ogni volta a salvare la pelle e allo stesso tempo a criticare e polemizzare con le autorità; il tipo perfetto del fiorentino dei suoi tempi. Sul panciotto giallo una doppia dichiarazione d’identità: il 28 sul petto (e a Firenze, si sa, è il numero di chi è tradito dalla moglie) e la scritta posa piano sul bordo lo identifica come un tipo calmo, apparentemente distratto ma capace di scansare ogni fatica. Le calze fin sopra il ginocchio di colori diversi e una passione per il vino lo segnano da sempre, mentre è Pellegrino Artusi a raccontare che a Stenterello piacciono le frittelle di tondone (quelle descritte dalla ricetta 181), profumate di limone e dolci di uva malaga.
 
Nell’Ottocento e fino al Novecento i balli pubblici, erano organizzati sotto le logge del Mercato Nuovo e all’altezza di quella dei Lanzi e quando arrivavano i nobili e i signori potevano anche loro diventare oggetto di lazzi e battute. La Grande guerra, anche per Firenze, segnò un momento di riflessione e soltanto dopo il ’18 ricominciarono i veglioni nelle ricche dimore e tornò il desiderio di mascherarsi, come accadeva a Venezia, mentre i carri allegorici dei corsi mascherati si spostarono quasi completamente a Viareggio, dove appunto, nel 1921, sui Viali a mare si svolse la prima sfilata accompagnata dalla musica.
 
Ma alla Firenze ottocentesca spetta la palma di sede dei carnevali più spettacolari. Negli anni 1886 e 1888 quello che per secoli era stato il Ghetto (svuotato dei suoi abitanti solo nel 1882) venne trasformato in Bagdad e poi in una città “chinese”. Strade, case, negozi, addirittura piazze, vennero allestiti da artisti e arredatori e divennero città dentro la città, che quando vennero smantellate furono messi all’asta gli arredi così da poter aiutare le famiglie in difficoltà.

IL GRAN BALLO DI CARNEVALE

Firenze si prepara a un weekend di eleganza e celebrazione, si inizia con il 27 gennaio con l’evento del gran ballo “Regine a palazzo”, continua il 28 gennaio con la parata di carnevale tra le vie del centro.

Masquerade ball

L’attesissimo Gran Ballo di Carnevale, l’incredibile evento che fa rivivere in chiave moderna l’atmosfera degli sfarzosi balli in maschera, che si tenevano nei palazzi fiorentini fino ai primi del Novecento, vi da appuntamento al prossimo 2025
 
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LA PARATA

LA PARATA

Il Carnevale di Firenze continua il 28/1 con la Parata di Carnevale tra le vie del centro storico. 
Partenza da Piazza Santa Maria  Novella alle ore 15.00 e arrivo in Piazza della Signoria alle ore 18.00.

Carnevale di Firenze

Il 28 Gennaio Firenze sarà il palcoscenico di un evento imperdibile che incanterà la città con la sua magnificenza.

CHI SIAMO

Il “Carnevale di Firenze” è un’associazione senza scopo di lucro, con scopo lo studio, la ricerca, la divulgazione di tradizioni storiche italiane, individuando e offrendo temi da diffondere e approfondire, valorizzando e promuovendo il territorio e la sua cultura attraverso eventi culturali.

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Il dress code per partecipare alla serata è black tie o masquerade.

Il costo del biglietto €500 a persona.
Possibilità di prenotazione Abito, Carrozza, Hotel.

Tutti i dettagli per il pagamento:
MONTE DEI PASCHI DI SIENA
Conto n. 23648 intestato a Carnevale di Firenze
Iban: IT69L0103002803000002364803
Filiale: 1803 – Firenze ag.3
Viale dei Mille 111/a – Firenze

Il ricavato della serata andrà a sostegno del Progetto Villa Lorenzi: Servizi educativi per la prevenzione e riabilitazione
del disagio giovanile e delle dipendenze e YOU Foundation – Education for Children in Need – in relazioni ufficiali con UNESCO.


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